giovedì 13 gennaio 2011

Bianco e 37

È appena trascorso il 13 gennaio 2011, il giorno del mio 37° compleanno, della mia ultima busta paga da lavoratore dipendente, il primo di questo blog che mi sono deciso dopo mesi di tentennamenti ad aprire.

Mai stato tipo da confessioni nero su bianco, da "diario quanto mi sei caro!", le amarezze e le gioie le sublimavo con le mie personali valvole di sfogo, un buon libro, un fumetto avvincente, un disco rock, ballata romantica o riff incendiari a seconda degli umori, più spesso una partita a calcetto tra amici, quando le ginocchia ed il fiato ancora me lo consentivano.

Il futuro ora è un po' incerto, un foglio bianco sul quale scarabocchio qualche parola e provo a tratteggiare un disegno, i miei intenti, i miei sogni, per la mia famiglia, per i miei figli, sono loro il mio scopo.

Mi sto arrabattando per far partire un progetto tutto mio, che sogno da sempre ma che fino ad oggi non sono mai riuscito a far partire. Con la collaborazione di un (ex) collega, Stefano anche lui, metteremo insieme una specie di studio di progettazione, non certo una novità sul mercato, ma è tutto nostro e ci rimboccheremo le maniche con entusiasmo perchè abbiamo l'ambizione a fare bene, l'incoscienza di puntare su noi stessi e di investire sulle nostre capacità.

Io ho un po' paura, sarà l'età, qualche delusione e rimpianto di troppo, la consapevolezza di essere piccoli (io di sicuro), scononosciuti e poco avvezzi alle tempeste del mercato ma è naturale, no? Vorrei soprattutto battere la scaramanzia e dire che andrà tutto bene, che l'impegno e l'onestà ci premieranno e che ci regaleremo tante soddisfazioni, lo devo ai miei genitori che hanno creduto in me, lo devo a mia moglie che mi ha sempre spronato e sostenuto, lo devo ai miei figli perché è doveroso garantirgli la libertà di poter scegliere, lo devo a me stesso perché i sogni devo iniziare ad afferrarli e la vita è breve.

Zavits

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