lunedì 30 gennaio 2012

Collina Silente

Silent Hill Revelations 3D...l'attesa mi sta uccidendo!
Sono passati ormai 6 anni dal primo film di Christophe Gans tratto dal celebre videogame della Konami e finalmente quest'anno dovrebbe arrivare un secondo capitolo.
Rispetto a Resident Evil, considerato un po' erroneamente il suo rivale videoludico, non si tratta di uno sparatutto dove si procede per accumulo di mostri da macellare ma una immersione in una dimensione alternativa, per citare un termine ricorrente nel gioco, nel senso etimologico del termine, dove ciò che appare risulta non tanto alieno quanto familiare in maniera disturbante.
Per chi non lo conosce, il primo capitolo del gioco di Silent Hill prende il via dalla ricerca che il protagonista Harry Mason deve perseguire di sua figlia Cheryl nella cittadina di Silent Hill che si è persa dopo l'incidente stradale causato dalla comparsa di una misteriosa quanto evanescente figura lungo la strada e che ne costituisce il prologo.

 
Inizia quindi una lenta discesa in un mondo popolato da creature inquietanti, mostri lovecraftiani, anime dilaniate dalla sofferenza che infestano ogni angolo in attesa di colpire qualcosa di vivo. Se la nebbia persistente che avvolge la città ostacola la visibilità tanto quanto incrementa l'atmosfera non "terrena" dei luoghi, questo è niente rispetto alla trasformazione che subiscono le location del gioco, dalla scuola all'ospedale al parco giochi, nelle metamorfosi nella versione Alternate dove sembra di trovarsi nei peggiori incubi di qualche serial killer!



Certamente non è un game per tutti ma pur nella sua rappresentazione grandguignolesca il gioco di per sè non indugia nella violenza. Certo occorre fare di tutto per sopravvivere ma quello che risulta vincente in SH è la storia che coinvolge il giocatore, che immedesimato nel protagonista, deve fare i conti con il mistero, con i rompicapi, con le prove a cui viene sottoposto e non ultimo con se stesso. In SH2 il protagonista è alla ricerca della moglie che pensava morta dopo che una voce di donna gli telefona invitandolo a raggiungere la città dove aveva passato con la compagna l'ultimo felice periodo, per scoprire alla fine che...





Silent Hill a mio avviso è più di un gioco, è un'esperienza psicologica mediata da dinamiche che ricalcano molti topoi dei film horror orientali mescolandoli ai più classici elementi thriller occidentali.
Il gioco, arrivato al capitolo 8 di prossima uscita , ha uno zoccolo duro di fan grazie anche alla mitologia creata dai team creativi zeppa e alle musiche evocative di Akira Yamaoka, che elevano SH al di sopra di semplice videogame.





Speriamo che il film in uscita renda merito ai contenuti psicologici e alle atmosfere sinistre del gioco, differenziandosi dai corrispettivi adattamente cinematografici ispirati da altri videogame che puntano invece a rendere solo il fracasso e l'iperviolenza dei loro modelli di partenza

Il link alla pagina Facebook del film e la scheda su IMDB.




Update
Ieri (31/01) SH festeggiava il 13° anniversario dall'uscita del primo capitolo. Un uomo va in cerca della figlia e la leggenda (e l'incubo) inizia...buon compleanno Silent Hill!

venerdì 20 gennaio 2012

Tamarri Romantici

Il glam-hair-rock sul viale del tramonto poco prima dell'affermazione del grunge e il successivo ritorno prepotente del punk nelle sonorità mainstream mondiali.
Tamarri, cafoni ed esagerati sì, ma quanto romanticismo in certe ballate...(e si sarebbero da elencare, qualcuno ha detto KISS???).

Agli Skid Row sono particolarmente affezionato perchè sono stati quelli che hanno definitivamente spostato i miei gusti sul versante hard-rock (datemi solo scatenate chitarre elettriche e rullate frenetiche e mi carico a mille!).




Infine un po' di storia, per i meno eruditi.

lunedì 9 gennaio 2012

Stai invecchiando...




Ieri ho visto (sarebbe meglio dire 'recuperato') il midseason finale della stagione 15 di South Park, ovvero l'episodio 15x7 "You're Getting Old" (da qualche anno SP spezza la stagione in due parti, una primaverile ed una tardo autunnale/invernale). Qui il riassunto.
L'episodio è spiazzante per molti versi, perché alla satira feroce e anarchica a cui gli autori Trey e Parker ci avevano abituato e che prendeva di mira la stretta attualità, qui è quasi del tutto assente per lasciar posto alla evoluzione del personaggio di Stan Marsh che al compimento del suo decimo compleanno scivola rovinosamente in uno stato di nero cinismo e pessimismo e che lo conducono a distaccarsi tanto dal mondo degli aduli quando dolorasamente da quello dei suoi coetanei e sopratutto amici. Il culmine lo si toccherà con la separaizione dei genitori di Stan, quando l'infantile ribellismo del padre Randy rende evidente lo stato di profonda infelicità che strisciava nella famiglia.
L'episodio ha suscitato molte reazioni nei fan, anche italiani, e a parte le discussioni nel merito della puntata molti hanno visto l'inizio della fine del cartone animato in onda dal 1997 già da qualche anno in perenne bilico nella messa onda e con un chiaro calo di creatività e inevitabile ristagno delle idee (e conseguentemente della sua satira corrosiva).
Personalmente l'episodio a me è piaciuto molto sopratutto perché sfugge ai propri cliché senza snaturarsi ma innanzitutto fornendo una tridimensionalità forte alla famiglia Marsh, a Stan in particolare, e regala emozioni forti soprattutto le immagini della famiglia durante la canzone che accompagna la chiusura dell'episodio.
Non credo a tutta la dietrologia emersa sui creatori della serie dopo "You're Getting Old" sebbene siano interessanti le osservazioni su chi identifica nei personaggi dei due vecchi redneck proprio Trey e Parker nè credo che South Park finirà con questa serie, pur con i suoi alti e bassi rimane un'ottima serie e si parla di almeno altre due stagioni.
Il messaggio però è chiaro: si cresce e ciò che ci rendeva felici prima non sempre ci rende felici dopo, si matura si invecchia ma la vita va avanti, ci travolge quando ci accorgiamo che non viviamo la vita che sognamo e soffriamo quando quelli vicino a noi non se ne accorgono; forse il sole tornerà a splendere sui nostri giorni e non avrà la forma di una gigantesca merda e anche tutto il resto smetterà di sembrare un unico putridume. Intanto si scivola in picchiata sperando di non farsi troppo male.


Non so voi, ma a me ha stretto il cuore.

Per chi vuole recuperarsi l'episodio (e tutti gli altri delle serie dalla prima in poi) si può andare qui.

venerdì 6 gennaio 2012

Che fatica...

...questa coda post natalizia della Befana! Si rinnova nelle nuove generazioni mie consanguinee il rito della calza piena di dolci e giochi (e qualche pezzo di carbone!) e a chi tocca dannarsi per montare la pista del treno?


 Ordinata su eBay era mancante di qualche pezzo ma grazie a qualche pezzo "spurio" che avevamo in casa e un po' di fantasia, et voilà, che soddisfazione!

Naturalmente mezz'ora dopo era già distrutta.

Evviva la Befana!