domenica 28 aprile 2013

Non mi esce dalla testa (12)

Arrivo sempre tardi...a dispetto del titolo e del tono leggero del video, è una canzone struggente e commovente di John Grant.


giovedì 25 aprile 2013

Il Tomo di Spade (tascabile)

Catturato dalle immagini epiche della omonima serie targata HBO, dalla moltitudine di personaggi sparsi per i Sette Regni nonché dalla sceneggiatura stratificata e ricca di colpi di scena, ho deciso di recuperare i libri per rovinarmi bene bene la vita da qui a non so quando.
Messo in guardia da voci maligne riguardanti traduzioni fuorvianti e sciatte, ho scelto di acquistare i libri in lingua originale (ed.Bantam Dell) e in edizione mooolto economica, quanto meno i primi quattro (per il quinto si vedrà e sarà probabile nel frattempo la pubblicazione dei restanti due che dovrebbero completare il ciclo ufficiale de A Song of Fire and Ice) della saga delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.




Un fantasy poco "fiabesco" (no regni fatati, unicorni, gnomi e via dicendo) ma dove non è assente una componente mistico-magica che viene rivelata con le giuste dosi mentre domina un'atmosfera plumbea da Alto Medioevo, spadoni, crudeltà gratuite e innocenze violate ma nella quale si esalta la crescita e la maturazione attraverso la perdita e il sacrificio.

In media saranno 1000 pagine per volume...cheddire...piuttosto che un giorno mi piantino in asso con la serie, la curiosità di scoprirne le differenze con la versione cartecea, la brama di carpirne tutte le sfumature, le sotto-sottotrame e i millemila volti che la serie ha "dimenticato", accennato o sintetizzato!
Grandi aspettative, spero non rimangano deluse!

PS
Ehi, sono già a pagina 15!


lunedì 22 aprile 2013

Ri-eletto!

L'artritico panorama politico italiano ci regala un'altra bella perla da sfoggiare a eterno testimone del genio italico nell'arte di arrangiarsi (campare è la prima concausa di disonestà): il paese vuole il cambiamento, ulula alla casta di scomparire, si irrigidisce ogni qual volta un politico di professione, se così vogliamo chiamarli, piomba in picchiata come un predatore su una poltrona che conta? Allora si brucia ogni possibile candidato con un minimo di credibilità internazionale, allontaniamo i neo eversivi benché democraticamente e legittimamente eletti cittadini M5S e già che ci siamo bruciamo anche il loro candidato alla PdR (che sarebbe pure di sinistra...) e rivotiamo il caro e vecchio Napolitano, che tanto ci appoggia il PdL, facciamo un altro governo del Presidente per 9-12 mesi poi torniamo a rivotare (e nel frattempo la ggente s'è scordata lo scordabile umano!). Una soluzione ideale per questo paese per anziani, nel corpo e nella mente...

Ogg è un vecchietto anche lui, ma con tantissima energia in corpo, ma Alice Cooper lo voterei come presidente!


domenica 14 aprile 2013

Non mi esce dalla testa (11)

Vincent Damon Furnier è noto ai più con lo pseudonimo di Alice Cooper ovverosia "the grandfather of rock". È un pinto di riferimento per il glam rock degli inizi in America, influenzato dal blues e dalla Brit invasion e dalla tradizione musicale nera ma rielaborata con uno stile unico, molto teatrale e scenico che il buon Vincent sviluppa nel suo personale teatro degli orrori, divenuto il suo marchio di fabbrica.
Come molti rocker, quando non è intento a inneggiare a sesso, droga e, nel suo caso, a sangue e freak vari, Alice sa creare delle ballate struggenti e melodiose, come Hello, Hooray, brano del 1973.
Inserito nell'album Billion Dollar Babies, primo grande successo commerciale del cantante che calcava le scene già da qualche anno, la canzone esprime l'atmosfera che precede l'inizio di un concerto, con la gioia e l'eccitazione che sale per le le luci che si spengono e le urla del pubblico. È l'appagamento dell'artista che dopo tanti sacrifici finalmente canta la sua canzone e si sente forte e invincibile...God, i feel strong, so strong!




 

venerdì 5 aprile 2013

Flash Fact triste

Ci sono talenti onesti nel passato che hanno apposto il loro piccolo mattoncino per creare le fondamenta del mito, poi rutilanti fuochi d'artificio e novità di cartapesta tentano malamente di archiviare tutto con l'imbarazzo dei nipoti che nascondono il nonno rincoglionito (si è rallentato poverino, gli anni passano e non basta oliare soltanto un po', ma li ingranaggi ancora girano).
Poi passata l'indigestione delle finte rivoluzioni, del nulla sarà più come prima", ci si accorge che quegli artigiani, quei manovali dell'intrattenimento, hanno costruito qualcosa che è rimasto e non scompare, con cui si deve fare i conti perché ormai è materiale imprescindibile e lo si vede dall'amore che ci mettevano nelle fantasiose invenzioni di scrittura e di illustrazione e allora quel parente un po' decrepito, che ci appariva impolverato anche quando era u giovanottone perché distorto attraverso la lente del tempo proiettato in decadi lontane, ci manca tanto e vorremmo proprio averlo ringraziato di più.
Oggi diciamo addio a Carmine Infantino, creatore del Flash moderno, colui che ha oltrepassato il confine tra gli universi generando migliaia di storie e personaggi leggendari.