lunedì 31 gennaio 2011

Dov'è finita la satira?

C'è un assente illustre in questa guerra d'informazione tra le tifoserie in cui ormai si è spartita la società italiana da ventanni a questa parte, un convitato che nei decenni anzi nei secoli è stato il boccone più succulento da gustare nell'amaro pasto della vita pubblica, nell'acre odore del malgoverno, delle simonìe e delle guerre, regalando al peggio qualcosa da pensare, sebbene con l'amarezza consapevole di subire i potenti, al meglio una crassa risata che foraggia il corpo e l'anima.
La satira è spaventosamente assente, per lo meno al grosso pubblico, i publivori e gli assidui della rete riescono a trovare quei necessari sprazzi di cattiveria intelligente che è il pane quotidiano per sopravvivere in questa barzelletta perenne che è diventata la politica italiana e i discorsi sulla politica italiana, fino ad invadere la società tutta a tutti i livelli.
La "cultura" della cosiddetta destra del "ghe pensi mi", che si fa forza con le mille connivenze di burattini privi di personalità, il cui spessore intellettuale si specchia nel numero di dichiarazioni rilasciate alla stampa, sempre uguali a se stesse e sempre con lo stesso tono, con gli house organ televisivi e cartacei, di pupazzi prezzolati pronti al martirio ed al ridicolo pur di sputtanare l'avversario (anzi, il nemico) e salvare il capo, di militanti diventati tifosi, di simpatizzanti resi militanti, ha sovvertito ogni voce dissonante come pregiudizialmente ostile.
La satira, quella vera, quella che punta il dito accusatore la dove le contraddizioni esplodono e si magnificano l'un altra e scopre la tragicommedia di questi personaggi, è stata azzerata, non c'è più confortonp catarsi per noi.
Com'era bello sapere che qualcosa di trasgressivo (nel senso etimologico, di andare oltre) poteva ancora essere proposto.

Viva la satira!



venerdì 28 gennaio 2011

Le cose cominciano a farsi serie...

Stasera sono arrivati i nostro laptop HP (più noti come pc portatili o notebook) che saranno per i prossimi (si spera) anni i nostri più fidati compagni di lavoro.
Li dovremo accudire, vezzeggiare, gratificare e loro dovranno saperci rispondere prontamente ad ogni nostra richiesta, essere affidabili e, perché no?, anche sorprenderci.




Smanetto già da stasera rischiando di fare l'alba o mi concentro sul lavoro (lo svago si limita per adesso a scrivere queso post)?

Entrambi, forse?

mercoledì 26 gennaio 2011

1 - se fossi dotato di smartphone e fossi anche un utente di Twitter, non escludo che la mezzoretta passata con la gamba destra infilata dentro la macchina della risonanza magnetica l'avrei trascirsa cinguettando in rete per distrarmi dal formicolìo che interessava l'intera gamba, per tutto il tempo nella stessa posizione (in più appesantita alle estremità delle pesanti protezioni).
Ecco la macchina in tutto in suo splendore:



2 - domani è la Giornata della Memoria e nel mare di (dovuta) retorica che riguarderà questa importante commemorazione mi sono lasciato catturare dallo spettacolo "Ausmerzen" di Marco Paolini che questa sera passava La7. Come ha giustamento detto Mentana nel breve collegamento durante il tg con l'attore insieme a Gad Lerner, quelli di Paolini non sono semplici spettacoli ma veri e propri eventi. L'efficacia affabulatoria dell'attore bellunese è tale che renderebbe interessante la bolletta della luce, per dirla terra terra, e ogni sua apparizione in tv è speciale. Mi domando come sia magica e densa di emozioni l'atmosfera di uno dei suo spettacoli seguiti da vivo.
Causa lavoro ho potuto vederne solo uno spezzone (durante il quale rendeva la tragedia dei lager in tutto il suo squallore di ossessionata ricerca dell'efficentismo produttivo e del risparmio contabile, sulla pelle di esseri umani cioè), mi riprometto di recuperarlo.

martedì 25 gennaio 2011

La canzone degli innammorati...

Ah, se solo avessi conosciuto questa canzone ai tempi della mia adolescenza non avrei avuto bisogno di altro per apparire alle ragazzo quanto ero romantico e sensibile...


a meno che non si fossero chieste chi diamine fossero 'sti Ramones? Un gruppo di musica etnica messicana? (No, cara, sono quelli della versione "accellerata" di What a Wonderful World, solo Jey Ramone a dirla tutta!)

Caleidoscopio ossessivo dal 1996

La musica techno non l'ho mai sopportata ma il ritornello di "Ready to go", vecchio successo dei Repubblica mi ossessiona da qualche tempo tanto quanto il video, pur essendo un semplice montaggio allucinante.



C'è da dire che la cantante Saffron era fumata ma fantastica nella sua pazzia scatenata (sarà che è mezza cinese mezza inglese e pure nata in Nigeria...). Peccato poi non abbiano fatto più granché.

Hope you enjoy it.

Finalmente la verità!

Crolla il teorema su Berlusconi, macché festini, macché escort, Il Miglior Presidene del Consiglio degli Ultimi 150 Anni  la sera la passa a guardare la tv!

sabato 22 gennaio 2011

PPP, parole (quasi) 40 dopo...

Risuonano dopo tutti questi anni la stupefacente attualità delle parole di uno dei maggiori nonché ultimi (veri) intellettuali italiani del Novecento, Pier Paolo Pasolini.




mi chiedo se ci sarà mai più una mente lucida quanto la sua.
Ci meritiamo Sgarbi e Signorini, perbacco!

venerdì 21 gennaio 2011

Ingegneria estrema

Ieri sera io e mio figlio (il più grande) abbiamo tirato su una bella torre...



...di lego DUPLO!
Immortalata finchè dura!

giovedì 20 gennaio 2011

Anniversari e compleanni

Forse non tutti sanno che...per celebrare i 30 anni dalla morte di John Lennon, Ozzy Osbourne, ex leader storico dei Black Sabbath e celebre "Signore delle Tenebre", nonché re del metal più gotico (e per chi non lo sapesse spassosa/dolente presenza nel famigerato "The Osbournes"), ha reinterpretato una malinconica ballata dell'ex Beatles, dal titolo "How".
Lennon avrebbe compiuto nel 2010, 70 anni.
Per l'affabulatoria ricostruzione dei suoi ultimi giorni vedere anche qui la suggestiva narrazione di Carlo Lucarelli.

La versione "reloaded" di Ozzy:



e l'originale di Lennon:



 Se vi stride il confronto, giovi comunque sapere che Ozzy è sempre stato un grande ammiratore dei Beatles e di Lennon in particolare tanto da battezzare la sua Dreamer come la propria versione di Imagine.

Hope you enjoy it.

mercoledì 19 gennaio 2011

2011...stanno arrivando in massa!

X-men:First class


Capitan America:


Thor:


Ghost Rider 2:


il nuovo Spider Man:


Green Lantern:


e Dylan Dog


super goduria geek, direi!

Piccoli pungiglioni crescono...

Mai stato un fan di Sting ma devo dire che due dei suoi innumerevoli figli sono piacevoli sorprese da seguire con attenzione.



Hope you enjoy it.

martedì 18 gennaio 2011

10, 100, 1000 lolite di azzurra assuefazione

Cominciavo proprio a pensarci in questi giorni complice una comparsata della Bonaccorti su una trasmissione Mediaset qualche giorno fa (il nome l'ho rimosso, ero caduto accidentalmente sul telecomando) che ricordava i "bei tempi andati" di Non è la Rai. Era una trasmissione crepuscolare e decadente di una decade, gli anni Ottanta, nella quale superficialità ed apparenza (leggere quel pugno allo stomaco di American Psycho o la versione edulcorata.) premiavano, e Non è la Rai era una rappresentazione grottesca e ignobile dell'Italia maschilista e pruriginosa, nonchè della grettezza della tv italiana. Lo è sempre stata, per carità, ma mentre nel mondo si affermavano principi e diritti per le donne ed una nuova dimensione sociale investiva buona parte del mondo occidentale (ma anche quello orientale), in Italia ri registrava un deprimente arretratezza.

Precursore però di  quella concezione stolida e svaccata di intrattenimento è stato senz'altro Drive-In.


Risate registrate tipo sit-com rincarate da uno pseudo pubblico di giovani frequentatori del Drive-in pagati per spanciarsi ad ogni battuta, comici ridotti a continue ripetizioni di se stessi in modo sempre più macchiettistico, intriso dei più beceri luoghi comuni, privi di ogni spessore che potesse rendere quei personaggi e quegli sketch di valore (la riprova è che a risentirli oggi ci si chiede come fosse possibile ridere di quelle battute).
Poi c'erano le ragazze, prototipo di ogni Velina, Letterina et similia fino ai giorni oggi.
 Culturalmente ha lasciato un segno indelebile su una generazione di giovani maschi e femmine, accompagnandone l'intera adolescenza negli '80 (me compreso).

Quindi mi "conforta" verificare che non sono il solo ad aver avuto questo pensiero, nei giorni del "Rubygate".

P.S.
Gianfranco D'Angelo però resta un mito...

Tristezza galattica infinita su questa terra inaridita e senza speranza


Posso dire che la vicenda di Berlusconi e dei suoi festini, di Ruby, del bunga bunga mi disgustano profondamente?
Posso dire che mi disgustano tutti le eccezioni e le precisazioni e i distinguo e i precedenti storici e i "meglio vecchio porco che" dei suoi burattini sul suo libro paga? Che, fidanzata o non fidanzata, l'Italia è in un pericoloso e comatoso stato di bassezza culturale e a livelli catacombali di senso morale?
Posso dire che ho profonda vergogna di come finirà tutto questo, comunque finisca? Posso dire che spero che questo vuoto spaziale possa essere almeno colmato dalla prossima generazione di italiani?
Io cercherò di fare del mio meglio con i miei figli, nel frattempo posso solo consolarmi con un malinconico capolavoro senza tempo degli Stones.



e dei Queen:

2011: ci sarà la rivoluzione?

Cristina Donà è a mio parere una delle voci più raffinate e un talento di rara grazia e versatilità nel panorama italiano. Conosciuta ma non come meriterebbe, esce in questi giorni con un nuovo lavoro anticipato dal singolo "Miracoli".


Hope you enjoy it.

lunedì 17 gennaio 2011

24 novembre 1981: long live the QUEEN (and the other guys...)

Sarò forse un esterofilo provinciale privo di orecchio musicale e gusto melodico ma non mi hanno mai coinvolto le smielate canzoni d'amore italiane così retoriche e false nè tantomeno le deprimenti versioni intellettuali dei cantautori italiani (Italian Songbook di Morgan ne ripropone alcune per esempio), salvo rare eccezioni ovviamente.
Continuo a preferire quelle canzoni anglofone che nei tempi della gioventù mi hanno lasciato il segno, magari semplicemente perché appena ne sento l'attacco o alcuni passaggi particolari fanno riemergere gli stati d'animo dell'altro me stesso più giovane, che oggi mi sembra così sprovveduto ed ingenuo e che oggi mi fa un po' tenerezza e un po' rabbia, per metterla in un modo forse un po' brutale.






Hope you enjoy it.

domenica 16 gennaio 2011

I suoi primi colorati 5 anni

Mio figlio, i suoi primi 5 anni, un modello Lego 7933 (fuori catalogo, scovato su ebay da una signora tedesca), 40 minuti di paziente montaggio, il suo sorriso senza prezzo.



(Sbaglio o ho citato involontariamente la pubblicità di una carta di credito?).

venerdì 14 gennaio 2011

1000 emozioni in tutte le sfumature di blu

Stasera, nella quiete che solo due bimbi addormentati può concedere, mi sono visto Avatar, a poco più di un anno dall'uscita di questo film nelle sale.
Tra mille pro e contro, commenti entusiasti alla tecnologia 3D (che devo ancora sperimentare al cinema) ed alle immagini, critiche all'esilità della trama ho cercato di godermi le quesi tre ore di durata del film senza pregiudizi.
Che dire, affascinato dalle immagini e rapito da tanta creatività, la semplicità della storia è passata in secondo piano ma questo, da buon vecchio nerd che sono, mi ha solo regalato que trasgressivo brivido di piacere nelle scene al grido di "arrivano i nostri" e ad ogni cattivone che subiva la giusta punizione.
Me ne rammarico, ma queste sono storie che solo gli americani riescono a raccontare coinvolgendoti, perché ci credono e perché in fondo è alla base dei miti che il cinema hollywoodiano si è costruito da un secolo a questa parte, gli altri (non faccio nomi) possono solo scimmiottarlo o far finta di fregarsene.

Poi non può non piacere un film con loro:





La canzone di Leona Lewis nei titoli di coda:

giovedì 13 gennaio 2011

Bianco e 37

È appena trascorso il 13 gennaio 2011, il giorno del mio 37° compleanno, della mia ultima busta paga da lavoratore dipendente, il primo di questo blog che mi sono deciso dopo mesi di tentennamenti ad aprire.

Mai stato tipo da confessioni nero su bianco, da "diario quanto mi sei caro!", le amarezze e le gioie le sublimavo con le mie personali valvole di sfogo, un buon libro, un fumetto avvincente, un disco rock, ballata romantica o riff incendiari a seconda degli umori, più spesso una partita a calcetto tra amici, quando le ginocchia ed il fiato ancora me lo consentivano.

Il futuro ora è un po' incerto, un foglio bianco sul quale scarabocchio qualche parola e provo a tratteggiare un disegno, i miei intenti, i miei sogni, per la mia famiglia, per i miei figli, sono loro il mio scopo.

Mi sto arrabattando per far partire un progetto tutto mio, che sogno da sempre ma che fino ad oggi non sono mai riuscito a far partire. Con la collaborazione di un (ex) collega, Stefano anche lui, metteremo insieme una specie di studio di progettazione, non certo una novità sul mercato, ma è tutto nostro e ci rimboccheremo le maniche con entusiasmo perchè abbiamo l'ambizione a fare bene, l'incoscienza di puntare su noi stessi e di investire sulle nostre capacità.

Io ho un po' paura, sarà l'età, qualche delusione e rimpianto di troppo, la consapevolezza di essere piccoli (io di sicuro), scononosciuti e poco avvezzi alle tempeste del mercato ma è naturale, no? Vorrei soprattutto battere la scaramanzia e dire che andrà tutto bene, che l'impegno e l'onestà ci premieranno e che ci regaleremo tante soddisfazioni, lo devo ai miei genitori che hanno creduto in me, lo devo a mia moglie che mi ha sempre spronato e sostenuto, lo devo ai miei figli perché è doveroso garantirgli la libertà di poter scegliere, lo devo a me stesso perché i sogni devo iniziare ad afferrarli e la vita è breve.

Zavits