venerdì 14 gennaio 2011

1000 emozioni in tutte le sfumature di blu

Stasera, nella quiete che solo due bimbi addormentati può concedere, mi sono visto Avatar, a poco più di un anno dall'uscita di questo film nelle sale.
Tra mille pro e contro, commenti entusiasti alla tecnologia 3D (che devo ancora sperimentare al cinema) ed alle immagini, critiche all'esilità della trama ho cercato di godermi le quesi tre ore di durata del film senza pregiudizi.
Che dire, affascinato dalle immagini e rapito da tanta creatività, la semplicità della storia è passata in secondo piano ma questo, da buon vecchio nerd che sono, mi ha solo regalato que trasgressivo brivido di piacere nelle scene al grido di "arrivano i nostri" e ad ogni cattivone che subiva la giusta punizione.
Me ne rammarico, ma queste sono storie che solo gli americani riescono a raccontare coinvolgendoti, perché ci credono e perché in fondo è alla base dei miti che il cinema hollywoodiano si è costruito da un secolo a questa parte, gli altri (non faccio nomi) possono solo scimmiottarlo o far finta di fregarsene.

Poi non può non piacere un film con loro:





La canzone di Leona Lewis nei titoli di coda:

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