martedì 29 gennaio 2013

Supereroe dei nostri tempi

Barack Obama, recentemente confermato alla Casa Bianca, è già da tempo e un'icona. L'arte e la cultura hanno reso omaggio a questo figura ormai consegnata alla Storia per il solo fatto di essere il primo presidente nero degli USA, il suo carisma ha fatto il resto.
Il fumetto, come tipo di media estremamente fluido e ricettivo, non ha perso tempo ad inglobarlo sia come istituzione sia come vero e proprio personaggio!


domenica 20 gennaio 2013

Non mi esce dalla testa (8)

Sia è una cantante australiana resa famosa l'anno passato dall'onnipresente hit di David Guetta "Titanium", io ascoltai per la prima volta la sua voce con la struggente "Breath me" eseguita nel memorabile finale di quel capolavoro che era Six Feet Under (il finale cercatevelo sul tubo perché io questo non lo spoilero!).



mercoledì 9 gennaio 2013

È più ridicolo o tragico?

Recital è uno spettacolo di Corrado Guzzanti che ha ormai qualche anno di età ma l'arguzia del suo autore è tale che lo si può rivedere a distanza di mesi e constatare intatta la sua freschezza.
Fatto sta che dopo la messa  in onda in prima serata per la prima volta in chiaro su La7 il 4 gennaio, certi furrrbissssimi nonchè presunti rappresentanti dell'insieme dei "telespettatori cattolici", AIART (che non è uno scherzo, esiste davvero...pensa un' te), decide di far parlere di sè e guadagnarsi il celeberrimo quarto d'ora presentando una querela nei confronti dell'emittente (e non contro Guzzanti, come specificato dalla stessa associazione...ma la sostanza cambia poco) per udite, udite! vilipendio del sentimento religioso.

Ora, io non sto a sindacare sul fatto che qualcuno possa essersi sentito offeso dalle verità espresse in forma satirica dal comico romano nella sua brillante interpretazione di Don Pizzarro (sono di parte, un po' s'è capito, no?) ma su una serie di capisaldi che rendono comica e nel contempo tragica la situazione che si verifica oggi, in Italia, Occidente, 21esimo secolo:
- c'è libertà di parola e di espressione sancita dalla Costituzione italiana (Art.21), grazie a Dio!
- la satira è una forma di espressione nonché di critica con lo scopo di suscitare ilarità e nel contempo una riflessione
- il "sentimento religioso" è qualcosa di estremamente soggettivo e personale a meno che non si voglia ricalcare pedissequamente quanto riportato negli antichi testi ma temo che le principali religioni monoteistiche si siano espresse a sufficienza nei secoli passati, poi c'hanno pensato gli Illuministi prima e la scienza poi ad aprirci gli occhi su cosa basare la convivenza civile di un popolo e di una nazione
- trattare la satira con il metro religioso è insensato e anacronistico, non degno di un paese civile e moderno
- i cittadini non credenti risultano offesi e vilipesi quotidianamente dalle molteplici manifestazioni di insensatezza giustificate dal "sentimento religioso" e dal fatto che le confessioni religiose sono tutelate da dei concordati che ne sanciscono la dignità formale (di fede ma anche politica ed economica)

Ora al di là dell'immagine in bilico tra il ridicolo e l'agghiacciante di una schiera di attentissimi e puntigliosissimi telespettatori con il telecomando in una mano e i vangeli nell'altra, rimane l'amarezza che queste crociate possano ancora avvenire e relegare il nostro paese al rango di uno staterello provinciale che si arrocca testardo su posizioni indifendibilmente obsolete, mettendo in serio rischio la possibilità dei cittadini di fruire di tanti punti di vista, minacciati da azioni terroristiche di questo tipo (tutti i punti di vista...utopia?).



sabato 5 gennaio 2013

Ripensandoci, ecco, direi...

Tempo fa scrissi un post un po' astioso verso quel decennio di plastica e lustrini che furono gli anni 80.
Fondamentalmente non posso rinnegare che fu un decennio personalmente terribile come terribile e traumatica è stata l'adolescenza della maggior parte
dei maschietti di quell'epoca. L'omologazione iniziava a farla da padrone e senza affidarsi troppo alle immagini oggi forse un po' retoriche del reaganismo, del tatcherismo
e dell'italianissimo nani e ballerine fino alla Milano da bere, la mercificazione di ogni bene materiale e soprattutto immateriale, la competizione sociale, l'appiattimento
di ogni ambizione culturale percepita come appesantimento ideologico rendevano tutto squallido e classista, con una maniacale attenzione al ben vestire, anzi al vestire giusto
al frequentare i luoghi giusti e le persone giuste, creando di fatto la contrapposizione fra chi appare e chi no.
Tuttavia a mente lucida e con il senno di poi non posso non trovare alcuni elementi consolatori in quel decennio che comprendeva anche gran parte della mia infanzia e dei bei
momenti di aggregazione con chi poi è entrato a far parte della mia vita, e io della loro.
In mancanza di esperienze formative forti di condivisione che non fossero più originali di una gita scolastica, una partita all'oratorio o un ritiro spirituale (quando allora
da buon credente praticante, sabato al catechismo e domenica a messa...), lego questi scorci di vita che evocano sensazioni di benessere e di serenità ai suoni di alcune canzoni
e alle immagini di alcuni film o spettacoli televisivi.
Ritorno al Futuro
Willow
It's sinful
An American Werewolf in London
The Power of Love
E.T., Alien 2, Indiana Jones, Terminator...
Waterfall
(be' a queso punto direi di andare qui...)
Tutti i cartoni giapponesi della prima e seconda invasione (dalle repliche di Goldrake e Mazinga ai Cavalieri dello Zodiaco, passando per Holly&Benji, Ken il Guerriero, l'Uomo Tigre...)
Tutte le serie americane, anche quelle degli anni 70, che sono state trasmesse in italia negli 80 (Arnold, I Jefferson, Happy Days, Tre cuori in affitto...e quando finisco!) ma
anche i ragazzi della Terza C, in pieno periodo di immedesimazione!
E francamente ci sarebbero decine e decine di titoli, citazioni, nomi e clip da linkare a più non posso.
C'è insieme un'ondata di malinconia e rigetto che crea una sorta di amore e repulsione, a cui forse dovrei dedicare un post ciclico...