sabato 31 marzo 2012

Just as reminder...

...ach, ancora un annetto da aspettare!

La cantante della porta accanto

Stasera inzia quella disgrazia micidiale di Amici di Maria di FilippAAAAAAAAAAAAAAARGH NON CE LA FACCIO, NON POSSO! IL MALE ESISTE ED È TORNATO!!

Una possibile cura è la dolcissima e talentuosissima Lisa Hannigan, che nella mia colossale ignoranza ho scoperto solo da poco (ma non grazie a Sky...).






Altro che gli urlatori da piano karaoke della maledetta tramissione di Mediaset che ha pe sempre inquinato l'etere musicale italiano, qui c'è tutto quello che manca alla musica italiana (tranne qualche eccezione, il primo nome che mi viene in mente è Cristina Donà).

mercoledì 21 marzo 2012

Luttazzi, Daniele

Congratulazioni a Daniele Luttazzi.
Adesso spero che qualcuno abbia il coraggio e la lungimiranza di darli un'altra occasione in televisione.

Caso "Decameron": La7 ha perso la causa contro di me

Una Che Sale, Una Che Scende

Domenica sera sul tardi tenevo compagnia al mio laptop intrattenendolo con un po' di lavoro che dovevo smaltire. Dopo svariati quarti d'ora nei quali le fidate playlist stentavano a far guizzare di brio le mie terminazioni cerebrali rese ottuse dall'andirivieni tra schermo e fogli volanti ai lati della tastiera, dopo una rapida occhiata all'ora mi sono reso conto che stava per iniziare Cosmo, il programma di divulgazione scientifica di RaiTre (da domenica 11 marzo alle 23.50 tutte le settimane) condotto per la seconda stagione dalla brava Barbara Serra. "E sentiamocelo via web!", mi son detto "e grazie al cielo che anche questa settimana abbiamo un argomento decisamente affascinante, tra il pop delle serie americane e la serietà della cronaca nera contemporanea" (più o meno questo devo aver pensato, constatando che l'argomento era "le scienze e tecniche applicate alla criminologia e alle indagini sulla scena del crimine", C.S.I. insomma).



Il programma è ben costruito nell'alternarsi tra l'introduzione degli argomenti proposti dalla conduttrice italo-inglese (o anglo-italiana?) con i suoi ospiti in studio, solitamente due esperti a rappresentare almeno due punti di vista differenti sull'argomento del contendere, e i filmati (si dirà ancora così?) dell'inchiesta vera e propria che sviluppa in maniera più dettagliata gli interrogativi sui quali si snoda l'argomento della puntata.
È difficile annoiarsi guardando Cosmo perchè pur senza particolari picchi emotivi o stratagemmi catalizzatori, il ritmo non cala mai e tutti i contributi risultano utili a tenere costantemente alta l'asticella dell'interesse. Barbara Serra scava poi il profondo solco che divide la conduzione professionale da host tipicamente inglese dalla superficialità, la gigioneria e gli ammicamenti dei conduttori italiani.



E qui il confronto con Daria Bignardi è impietoso. Per carità, le sue Le Invasioni Barbariche (La7, tutti i venerdì alle 21.00) hanno un target diverso e sono un altro format ma qui vorrei solo confrontare le intenzioni che i due programmi si pongono con gli obiettiviche riescono a raggiungere e le ambizioni dietro ad esse.
 
Sono lontani i tempi eroici di Tempi Moderni, il talk che la Bignardi conduceva verso la fine degli anni '90 e dove trovavano spazio argomenti ancora off-limit sulle grandi reti generaliste e che testimoniavano di una società italiana in evoluzione. Le Invasioni Barbariche (il cui titolo è chiaramente ispirato dal bel film di Denys Arcand del 2003) sono state all'inizio un bel balzo in avanti nella carriera della Daria, dopo le prime due edizioni del Grande Fratello (televisione incredibilmente meno trash ed imbarazzante di quanti allora pensavano che si potesse ridurre nelle edizioni successive), in una rete nuova (La7) nel panorama televisivo italiano e quindi con più libertà.
Tuttavia qualcosa deve essersi inceppato soprattutto dopo la parentesi disastrosa de L'Era Glaciale su Raidue (era il 2009): la Bignardi da allora appare spesso frastornata ed impreparata, si incarta sulle domande sperando di susciitare qualche costruttiva reazione nei suoi ospiti che spesso, anche quelli più disponibili ed accondiscendenti, non ne afferrano il senso o balbettano imbarazzati frasi di circostanza (ospiti maschi soprattutto) oppure manifestano una chiara irritazione alle sue battutine (soprattutto le donne con le quali tenta una qualche maldestra empatia).
Dulcis in fundo la Bignardi sembra incapace di gestire i dibattiti quando sono coinvolte più di due persone (ricordo il povero Edmondo Berselli salutato frettolosamente alla fine del dibattito senza aver proferito parola) e spesso sembra non solo in difficolta a gestire gli interventi ma anche i temi proposti spesso sembrano più grandi delle sue ambizioni.

Tuttavia resta ancora un programma da vedere. Se solo non avesse il vizio di inviatare così spesso i soliti noti (o i suoi amici, ma questo lo fa anche Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa)!

lunedì 12 marzo 2012

Da blue a blu elettrico

Sguardo distaccato
vado a capo
fisso lo schermo
resto fermo
nelle viscere blu
speranze mai più
si alza un motivo
una scossa son vivo
energia mi percuote
mi risale alle gote.

Potenza del rock!



venerdì 9 marzo 2012

Kirk Cameron e i gay

Cosa può dire un ex stella della tv americana convertitosi al più retrogrado integralismo cristiano?



Ovviamente negli USA si è scatenato un dibattito acceso (sembra che più o meno avvenga una volta alla settimana con la celebrity o presunta tale di turno e quanto meno il dibattito è più interessante che non il Giovanardi di turno) ma il punto è che è ancora irrisolto il dilemma per certa fetta della popolazione mondiale accettare che esista l'omosessualità.
Ecco, la questione è proprio questa: l'esistenza dell'omosessualità.

Personalmente non so se uno dei miei figli mi confessasse in un assalto di sincerità e fiducia di essere gay come reagirei, certamente mi pentirei dei borbottii e delle espressioni facciali involontarie che nei successivi e goffissimi cinque secondi successivi farei ma mai mi farei prendere dal disgusto di pensare a qualcosa di innaturale.
Perchè sono portato a pensare che intanto se qualcosa esiste è di per sè naturale (in quanto dio non ha posto proprio un bel niente sul matrimonio che deve essere tra uomo e donna e blablabla e che dobbiamo ancora mondarci dei peccati di Adamo ed Eva...arghh!) e poi perché penserei alla felicità dell'essere umano che mi sta davanti e che per amore tutti soffrono e tutti sono degni del nostro rispetto.

Dovremmo smetterla di giudicare le persone per quello che sono, ognuno è quel che è: bianco, nero, giallo, bello, brutto, alto, basso, etero o omo, noi non possiamo essere ridotti a quella nostra caratteristica là ma siamo ciascuno un mondo complesso.
Dovremmo rendere conto di come stiamo al mondo, se vogliamo essere felici a scapito degli altri o se vogliamo essere felici spandendo a piene mani la nostra felicità o una via di mezzo, se vogliamo imparare dai nostri errori o se ci adagiamo nella ostinata perseveranza a commetterli, se facciamo i nostri interessi danneggiando gli altri o no.

Diamine, penso che siano più pericolosi certi fanatici sfornafigli che relegano le loro donne a questo ruolo, che sono al sicuro nelle loro consorterie di colleghi fanatici presenti in posti di potere, con certezze tanto solide da dover essere difese continuamente con tutte le armi a disposizione sia quelle dell'odio che quelle vere o quelle più soft come l'emarginazione sociale o lavorativa che non una coppia omosessuale!

Ah, ma è questione di mesi e arriva l'Apocalisse e facciamo piazza pulita, libro della Rivelazione!