giovedì 15 novembre 2012

Teste e manganelli non vanno d'accordo

La brutta aria che tira in Europa ha un odore stantio di un'epoca che la mia generazione non ha conosciuto se non dai racconti dei nostri nonni e delle gravide conseguenze che sono seguite al collasso delle certezze e della sicurezza che dei regime di cartapesta avevano eretto, come un castello di carte che crolla su sè stesso.
È una giustificazione che oggi non abbiamo più, viviamo una crisi profonda da quattro anni ormai e non scomparirà da un giorno all'altro e l'overdose di informazioni che ci sommerge non porta mai nessuna rassicurazione.
È ancora più tremendo perciò constatare che le proteste legittime degli europei vengono puntualmente coperte dagli scontri con le forze dell'ordine e che, indipendentemente da chi abbia acceso la miccia, non si riesca più ad arrestare lo sprofondamento ingiustificato nella violenza, dall'una e dall'altra parte, e ancor meno ci vada a finire in mezzo chi non centri o chi si "ostini" a pensare che davanti abbia un difensore dei propri diritti e che non alzi il manganello soltanto perchè si trova qualcuno che invece alza il dito e la voce per protestare.
Così passeremo un altro giorno ha curare i feriti, a parlare degli abusi e della disorganizzazione degli uni e di chi voglia far fallire queste proteste, senza più tornare all'oggetto di quest'ultime e alla discussione propositiva che vorrebbero alimentare. 





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