mercoledì 20 aprile 2011

Who wants to live forever?

Si dice che la morte sia l'unica cosa veramente democratica tra gli uomini ('a livella).
Ci sono periodi della vita in cui ci riflettiamo di più e quando ne veniamo toccati, più o meno direttamente, cerchiamo in tutti i modi di razionalizzare, di esorcizzarne la costante ombra sotto la quale nasciamo, cresciamo, sogniamo, amiamo, odiamo e tutto il restante caleidoscopio di emozioni che ci fanno sentire vivi.
Così capita che fantastichi con tua moglie di quando i tuoi figli saranno più che adulti, loro stessi nonni e tu magari covi tra lo scaramantico e il disilluso di arrivare lucido ai 100 anni, poco attento al fatto che nel frattempo quelli intorno a te, cominciano a scomparire con una frequenza un po' troppo sospetta, persone che abitano i luoghi della memoria dell'infanzia e che per questo non hanno età oppure qualcuno conosciuto più di recente, che incontravi spesso e con il quale la familiarità delle reciproche sembianze meritava un cenno di saluti, un buongiorno.
La vita diventa uno scherzo gioioso quindi, chiamiamolo pure dono senza attribuirgli l'altare del miracolo, l'importante è saperla cogliere ogni attimo, perché è preziosa ed indispensabile come l'acqua solamente se tramite essa arricchiamo quelle degli altri, a partire da chi si ama.



Poi c'è sempre Freddy che coglie il lato altisonante della vita. Come sempre.

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