giovedì 3 maggio 2012

Teste rasate e teste di...

Spira un brutto vento in Europa, di nuovo. La crisi che dal 2008 stringe il mondo tra l'incudine della recessione e il martello dell'austerità, in Europa falcidia la fascia della popolazione meno agiata e più inerme. Mentre in Italia la Grande Coalizione de' Noantri sostiene il governo Monti che ha (per adesso) almeno il merito di aver allontanato lo spettro del default ma fa dubitare dei benefici effetti di una sana cura ricostituente (il parlamento è lo stesso di prima, con gli stessi farabutti, la macchina statale è lo stesso pachiderma di sempre che divora il futuro e le speranze dei giovani mentre la generazione passata di 50-60 si frega le mani e se ne frega del paese) nel resto della UE il malcontento si manifesta nei ben noti tristi residui ideologici del secolo scorso.



I partiti ed i movimenti estremisti, soprattutto di destra, quelli che propongono soluzioni in pillole un tanto al chilo, fatte soprattutto di caccia all'immigrato, purezza della razza, complotto pluto-giudaico e le solite stronzate che nascondono l'insignificanza della politica dei compromessi e l'impotenza delle idee del Novecento nei confronti degli aspetti più deleteri della globalizzazione (perché senz'altro ci sono anche moltissimi aspetti positivi) si rifanno vivi in Francia, Inghilterra, Germania, Olanda e anche in paesi periferici come la Grecia, protagonista in negativo di questi ultimi anni.
Mi stupisco ancora nel constatare quanto poco ci voglia a scovare l'imbecillità e l'ignoranza che albergano in ognuno di noi, all'apparenza civilizzati ed educati uomini e donne occidentali, fari dell'umanità, e rimpiombare negli stessi sanguinolenti errori.

"Camerati, da oggi potremo condividere le nostre fulgide visioni di modernità, fondate sui naturali presupposti della supremazia ariana, grazie alla nuova app iBenito! Che tra l'altro l'ha fatta l'amico di un mio cugino così ci finanziamo pure il movimento!"
"Camerata, ma non ci avevi detto che gliel'avevano fatta dei mezzo ingegneri negri tipo dell'India o dello Zambiadesh, non me ricordo che minchia di paese inferiore era, che stanno qua a raccogliere i pomodori?"
"Ehmm, sì, ma quei sorci l'aveva fatta per trovarsi tra indiani, pachistani, neri, gialli...hai capito, no?. Gli abbiamo dato un cento e ce l'hanno riconvertita..."
"Camerata, ma in sostanza che programma c'avemo?" (lo speech si fa più colloquiale...)
"Il solito: appena vediamo uno mpo' scuro, je menemo e je urlemo de tornasse a casa sua, che qua ce frega il lavoro a noi, o addirittura vorrebbe mette su casa qua e magari vole pure chiede la cittadinaza pe' i figli..."
"Camerata, io non è che è proprio me piacerebbe annà a raccoglie li pomodori e pure la ragazza mia che mpo' a studiato non è che proprio je sconfinfera annà a fa la badante o le pulizie..."
"..."
"...ma po', camerata, noi mannemo via sti quattro disperati (anche se c'hanno più titoli de studio loro magari che io de manganelli) ma non è che po' l'economia se mette a volà manco avesse bevuto 'na Red Bull..."
"camerati, tanto facemo a lo solito, alle prossime elezioni, ce basta lo 5-6%, eleggemo un consigliere e facemo assume in Comune quanto più se po' i militanti e annessi parenti..."
"(e po' ce guardemo ne ll'occhi tutto il tempo dalle otto a le due...)"
"eh?"
"Brillante come sempre camerata! A la faccia de Cina, Brasile e India che sfornano laureati e macinano utili!"

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