mercoledì 18 aprile 2012

Handicap, superpoteri, carne e ferro

Da qualche anno a questa parte mi incuriosisce tutto ciò che riguarda il mondo delle protesi. Tempo addietro ho parlato di come Aimee Mullins in un TED di qualche anno fa ha esposto questa particolare visione che sta cambiando sui portatori di handicap (certi tipi di handicap per lo meno).



Le tecnologie stanno effettivamente cambiando ed evolvendo così velocemente che oggi chi non era in grado di camminare o aveva perso un arto riacquista quella abilità o si riappropria di un arto ma domani potrebbero addirittura guadagnare delle capacità che prima non avevano.

Da noi il caso più noto è quelo del pilota Alex Zanardi che perse le gambe nell'incidente del campioanto CART americano nella corsa europea di Lausitz in Germania (molto bello il suo libro autobiografico).



Sono scenari fantascientifici per adesso ma alcuni segnali si intravedono. Stasera mi sono concesso il lusso di vedere una puntata della serie del National Geographic Il Mondo secondo Stephen Hawking nel quale si parlava di macchine.



Tra iCub dell IIT di Genova e l'osservatorio astronomico presso Las Palmas nelle isole Canarie è stato interessante vedere come siano in particolare stato di sviluppo macchine guidate dal pensiero (detto brutalmente) ed esoscheletri in grado di permettere ad un paraplegico di camminare (e ad un uomo normalmente abile di potenziare la propria forza fisica).
Chissà fra breve le celebrità passeranno dal rifarsi naso e seno al sostituirsi braccia, gambe o occhi per migliorare e poi un giorno i comuni mortali trasferiranno le proprie coscienze in un supporto non deperibile.


Nessun commento:

Posta un commento