lunedì 5 dicembre 2011

Ti ricordi che ne hai bisogno

Il mare mosso d'autunno, la spiaggia di sassi e sabbia che frequentavi da bambino con la tua fmiglia, quasi ancora come allora, quasi inospitale e ruvida, libera dalle comodità delle sirene estive e dai richiami allettanti degli chalet, l'aria appena un soffio delicato per via di quel sole pallido che ti consente l'azzardo di portarci i tuoi bimbi. Poche auto, qualche ciclista della domenica, qualcuno che passeggia, il suono che prevale sono le onde del mare e i bambini che ti chiedono i sassi migliori da lanciare.
Cerchi già di scuoterti dai ricordi che questo paesaggio di grigio e di azzurro vogliono farti rimpiangere, poi incroci gli sguardi divertiti dei tuoi figli che lanciano i sassi verso le onde brusche che si infrangono, schiumando così vicino alle loro scarpe, loro che scappano urlando e scherzano e saltano e tua moglie che ride insieme a voi, scacci la malinconia e accogli questa strana piccola gioia che ti invade, e al diavolo tutte le incertezze e i timori che hai dentro.

E qualunque altro sconfortante motivo per soffrire.

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