martedì 11 ottobre 2011

Ricordi in bikini tigrato

Mi viene da piangere al ricordo, mi si stringe il cuore a riascoltare le note di questo capolavoro!


Lamù è una delle icone pop più prorompenti dei manga anni '80 di tutti i tempi, un fenomeno che ha travolto i giovincelli italiani (e non solo) e che ha lasciato un indelebile ricordo tra noi prime cavie dell'invasione nippo sulle emittenti tv italiane.
Soggiogati dal fascino (allora per noi) trasgressivo delle curve della bella aliena dai capelli verdi e dalle corna tipiche degli Oni giapponesi, non ci rendevamo conto di essere testimoni della grandezza della sua creatrice quella Rumiko Takahashi che sfornerà di lì a poco altri gioielli tra scrittura comica e romantica come Ranma 1/2 e Cara dolce Kyoko fino a Inuyasha (quest'ultimo lo conosco appena purtroppo perché gli anni sono passati, sob!).

È assurdo con il senno di poi pensare a come si sia trascurato nel mondo della cultura nostrano (ma anche dello stesso fumetto italiano) il peso dei manga e degli anime, guardati con disprezzo e razzista senso di superiorità mentre Urusei Yatsura (titolo originale di Lamù o meglio Lum!) rimarrà uno dei fumetti più apprezzati di sempre anche nel nostro paese e la Takahashi una delle mangaka più (giustamente) famose ed influenti (quante fumettiste donne c'erano in Italia alla fine dei '70? Oggi sono molte di più ma fare la scrittrice e la disegnatrice al tempo stesso è una virtù rara anche oggi).
Viva Lamù e viva Rumiko Takahashi!

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