domenica 9 dicembre 2012

Farsi del male

Forse basterebbe ogni tanto ricordarsi che la nostra è una democrazia relativamente giovane e frustrata da un dopo guerra privo di un vero e proprio taglio con il passato regime, sebbene formalmente sancito dal referendum che decretava la fine della monarchia e l'avvio dell'odierna repubblica parlamentare, per cercare quantomeno di capire l'impudicizia di certi fenomeno nella politica italiana.
Il Cavaliere del Nostro Stivale non fa neanche più finta di credere o di farsi raccontare che gli italiani lo invocano a gran voce nonostante a parole risuoni ancora la ritrita chiamata al soccorso del "Paese che Amo"...vinte le primarie del centrosinistra da Bersani, Berlusconi si getta a testa china sul bersaglio tentando il tutto per tutto e con in bocca gli ammuffiti slogan di venta'anni prima, a partire da quello sulla "magistratura onnipotente" e che urge una riforma della giustizia.
Questa volta però la repentina mossa di Monti, che dopo l'astensione alla camera di questa settimana aveva constatato il brusco cambio di strategia del PdL, deve aver spiazzato un po' tutti nel centrodestra e ha di fatto accelerato la corsa verso la prossima legislatura.
Francamente non so cosa aspettarmi dagli italiani, che mi hanno spesso stupito per la grettezza ed il cinismo, ma come già detto siamo una democrazia giovane e sebbene ci facciamo spesso beffe ed ironizziamo sulle altre realtà europee ed non, ancora ci ostianiamo tafazzianamente a regalarci il peggio rimandando il salto nel baratro alle generazioni future, che nel mio caso significa a me ed ai miei all'incirca coetanei.

Chissà, al peggio non c'è mai fine ma sperare è lecito, no?



Mi sa di no...

Altrove, ahinoi, si discute di temi un po' più alti.

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